Sculture di corallo e disegni di sangue: in mostra alla Galleria Mucciaccia inediti di Jan Fabre


Nelle sedi di Roma e Londra della Galleria Mucciaccia saranno esposte opere inedite di Jan Fabre: sculture in corallo rosso e disegni di sangue. 

La Galleria Mucciaccia di Roma presenta dal 6 ottobre al 15 dicembre 2022 la mostra Allegory of Caritas (An Act of Love), a cura di Melania Rossi. Saranno esposte oltre trenta nuove sculture in corallo rosso e una serie di inediti disegni di sangue di Jan Fabre (Anversa, 1958). Una selezione di lavori della stessa serie sarà esposta a partire dall’11 ottobre 2022 anche nella sede londinese della galleria, dando vita così a un unico progetto espositivo.

Teschi da vanitas, cuori anatomici, croci e oggetti liturgici ma anche lo Yin e Yang e il nodo d’amore celtico, così come emblemi legati alla solidarietà e agli aiuti umanitari, e ancora oggetti che ricordano credenze popolari o vicende personali dell’artista, trovano rappresentazione nelle opere in mostra. Il corpus di sculture in corallo rosso del Mediterraneo, concrezioni rosso fuoco che sembrano emerse direttamente dagli abissi della mente dell’artista, è un incontro poetico tra materia naturale e visionarietà artistica. Allo stesso modo, nei disegni realizzati dall’artista fiammingo con il suo stesso sangue, il fluido vitale è usato per raccontare la gestazione del figlio Django.

Per Jan Fabre l’arte è il mezzo privilegiato per raffigurare la vita, la sua origine e il suo mistero, gli opposti, le armonie e la bellezza, che nella ricerca minuziosa dell’artista si fanno opere dal profondo significato allegorico. Un antico legame unisce il sangue al corallo, di cui Ovidio nelle Metamorfosi racconta la nascita mitica dal sangue di Medusa.

Nelle opere di Fabre, la visionarietà dell’artista fonde la lunga tradizione simbolica del corallo al concetto di caritas, che etimologicamente deriva da carus, diletto, amato. L’aspetto di carne viva unisce le sculture di corallo ai disegni di sangue, da cui emerge la dolcezza di un sentimento intimo e personale. L’artista racconta gli albori dell’esistenza attraverso le ecografie del figlio nascituro, invitando a una riflessione sulle vulnerabilità e le necessità umane.

L’esperienza privata si fa universale nelle opere di Fabre, che inducono il pubblico a osservare le cose del mondo come aggregazioni di significati che risuonano tra loro, di storie che si tramandano e si fondono nel corso del tempo. La tensione presente nei suoi lavori e lo stupore che suscitano sono sempre infusi di una spiritualità che armonizza i contrasti.

La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Silvana Editoriale.

Per info: www.mucciaccia.com

Orari: Da lunedì a sabato dalle 10 alle 19.30. Chiuso la domenica.

Immagine: Jan Fabre, The little resurrection of life, dettaglio (2022; corallo prezioso, pigmento, polimeri, 24 x 14 x 6,5 cm)

Informazioni sulla mostra


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