Ti voglio bene. Omaggio a Cesare Cavalleri, un maestro

Mi studiò per un semestre. Avevo diciannove anni, venivo dalla cupa periferia torinese. Lui si chiamava Sebastiano, abitava a Saronno, il papà era di Catania, faceva il panettiere. Passavamo il tempo, in Università, a parlare di poesia. Si convinse che la mia passione non era estemporanea ma autentica. Non l’ho mai più rivisto: la vita, … Read more