Pace, spiritualità e solidarietà al centro degli interventi dei rappresentanti delle chiese cattolica, ortodossa, avventista e della comunità islamica
di Tiziana Fenucci
Jesi, 20 dicembre 2022 – Si è svolto stamattina in Comune il consueto incontro tra confessioni religiose, alla presenza del Sindaco, del presidente del Consiglio comunale, della Giunta, di consigliere e consiglieri e dei dipendenti comunali.
Un momento di condivisione importante e di riflessione sullo spirito del Natale e sulle criticità che caratterizzano l’attuale periodo storico.
«Uno degli strumenti per organizzare una società basata non su una cultura così materiale – ha detto il sindaco Lorenzo Fiordelmondo nel saluto iniziale – è quella di valorizzare la spiritualità e le attività di pensiero, la coscienza di poter costruire qualcosa insieme ad altre professioni religiose. Spirito solidaristico forte e attenzione ai più piccoli sono le parole chiave di questo Natale 2022».
«E’ importante incontrarci, per costruire insieme la realtà che ci circonda, ognuno con le sue convinzioni di fede. Siamo tutti parte di un contesto che necessita di aiuto, spirito civile e spiritualità».
A seguire, sono intervenuti con il loro augurio natalizio tutti gli esponenti delle diverse confessioni religiose presenti in città.
Vescovo don Gerardo Ronconi – in rappresentanza della Chiesa cattolica
I suoi auguri di Natale li ha fatti prendendo spunto dal messaggio inviato da Papa Francesco: «Il Papa parte dal presupposto che come credenti dobbiamo confidare nella misericordia che ci dà speranza, pur nella particolare situazione di difficoltà», ha detto.
Il vescovo ha fatto riferimento ai postumi della pandemia che hanno creato tante problematiche di relazione tra le persone, di cui soffrono tuttora in particolare i giovani, a cui si è aggiunta, subito dopo, la guerra in Ucraina.

«Il Papa ha scritto che le crisi cambiano le persone, ma oltre a vedere gli effetti negativi, dobbiamo anche osservare quelle realtà che sono rifiorite dopo il Covid, in quelle realtà è emerso il senso del noi, la testimonianza che da soli non si va avanti, bisogna attivare lo spirito di collaborazione. E nei confronti della guerra cosa possiamo fare? Pressione sui politici affinché si vada oltre al concetto di vittoria a ogni costo e si trovino mediazioni».
Miloudi Elanour e Heni Adel – in rappresentanza della Comunità islamica
«Oltre alla guerra in Ucraina – ha detto Heni Adel – vorrei ricordare che sono tante le guerre nel mondo e spesso chi ne paga le conseguenze più gravi sono le donne e i bambini. Il Corano invece ci insegna che proprio le donne, i bambini e i disabili sono i soggetti a cui dobbiamo portare rispetto assoluto. La nostra comunità continuerà a pregare per la pace».
Padre Nicolai – in rappresentanza della Chiesa ortodossa
«Ho portato con me il ritratto del Presepe per mostrarvelo, perché dentro al Presepe c’è tutto quello che serve. Il Natale porta un messaggio molto forte, un messaggio di pace. Gli angeli cantano nella grotta di Betlemme “Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà”. Mi piace raccontare questo ricordo: lo scorso anno, durante il Covid, siamo andati a cantare sotto la finestra di don Gerardo i canti di Natale, per portargli gli auguri della nostra comunità e quando ci ha visto lui è sceso e abbiamo cantato insieme».
«Anche quest’anno siamo entrati nella cattedrale a cantare e don Gerardo ci ha raggiunti. Ci commuoviamo a questi ricordi perché il Natale ci ammorbidisce il cuore e ci riporta a quella grotta di Betlemme, nel freddo e nel buio. Ogni anno da qualche parte c’è quella grotta buia e fredda, vado col pensiero alla guerra in Ucraina e vi dico che dobbiamo essere grati per ciò che abbiamo. Smettiamola di lamentarci, quindi, siamo felici. Auguri per un Natale pieno di salute, pace e serenità».
Pastore Johnatan Breci e Michele Biusi – chiesa avventista.

«Condivido con il Sindaco l’idea della spiritualità e del fare squadra – ha detto il pastore Johnatan -. Condividere una stessa direzione ognuno con le proprie diversità. Nel Noi si esce dai confini personali e ci si scopre parte del tutto. Insieme possiamo fare squadra per il bene del territorio. Ispiriamoci ai principi del cristianesimo per occuparci della res publica. A voi dell’Amministrazione auguro di amministrare al meglio questa bella città».
A conclusione degli interventi l’assessore Loretta Fabrizi ha aggiunto: «Il valore che accomuna tutti noi è quello della pace. Una dimensione che dobbiamo conquistare giorno per giorno, che dobbiamo costruire in primo luogo dentro noi stessi per poi poterla donare all’esterno. E’ vero, in questo periodo stanno crollando tanti valori in cui credevamo, anche la fiducia nella politica è messa in crisi. Ma il crollo a cui assistiamo deve stimolarci a riprendere in mano le nostre vite e ad agire da protagonisti della realtà che vogliamo costruire».
«Auguri a tutti gli uomini e alle donne che ci stanno aiutando ad amministrare questa città. Dagli interventi di stamattina è emersa la necessità di riscoprire la felicità nella vita di tutti i giorni per costruire una realtà serena. Vi auguro che questo Natale possa restituirvi quella felicità da portare nella vita quotidiana», ha concluso il Sindaco con i saluti finali.
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Jesi / In Comune celebrato il Natale tra confessioni religiose