Festival del Pensiero Plurale, XXV edizione de Le parole della filosofia ⋆ Ultime notizie Marche e Piceno: Cronaca, Sport, Eventi


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ANCONA – Il Festival del Pensiero Plurale si presenta nel panorama dei Festival filosofici e culturali presenti in Italia con alcune specificità che lo caratterizzano in modo originale. Diversamente da altri manifestazioni che nascono come Festival e si articolano all’interno in diverse iniziative, il Festival di Ancona è invece il risultato di una presenza filosofica che originariamente si è configurata come rassegna denominata “Le parole della filosofia”, e strutturata in due parti: gli “Incontri con i filosofi” al Teatro Sperimentale e la “Scuola di filosofia” alla Università dorica collocate nel primo semestre.

Il successo della rassegna è stato tale da portare alla organizzazione di una seconda rassegna nella seconda metà dell’anno denominata “Le ragioni della parola” a carattere pluridisciplinare;  ulteriori iniziative si sono aggiunte per la celebrazione di alcune giornate mondiali del libro e della filosofia che si sono tradotte in due rassegne denominate “Libri per pensare” e “La filosofia nella città”.

A questo punto si è ritenuto di collocare queste diverse manifestazioni in un contenitore denominato “Festival del Pensiero” e successivamente specificato come Festival del Pensiero Plurale”, in quanto la qualificazione evidenziava bene la peculiarità di questo Festival all’insegna del pluralismo intellettuale e culturale.   Una ulteriore specificità del Festival di Ancona è dato dal fatto che esso non è concentrato in una weekend o in una settimana ma è spalmato lungo tutto l’anno con rassegne diversificate, tra le quali continua a essere la manifestazione clouLe parole della filosofia”, tanto che questa denominazione accompagna la intitolazione stessa del Festival ed è segno distintivo opportuno dato che la rassegna è stata tra le prime in Italia a realizzare quella “filosofia per tutti” che, in seguito, si è tradotta in numerosi festival un po’ in tutta Italia.

Infine è da rilevare la continuità che contraddistingue “Le parole della filosofia”:  infatti da 25 anni in modo consecutivo la rassegna è stata presente ad Ancona -con partecipazione anche regionale e risonanza anche nazionale.

Tutto ciò grazie al sostegno di alcune istituzioni, tra cui primeggiano da sempre la Società Filosofica Italiana di Ancona e il Comune di Ancona; questo attraverso il suo assessorato ha consentito l’attuazione degli eventi, che sono stati ben curati dal punto di vista grafico e comunicativo non meno che dal punto di vista organizzativo e relazionale; non è senza significato che per il decennale sia stata pubblicata una brochure e che successivamente siano stati pubblicati due volumi nei Quaderni del Consiglio regionale delle Marche che documentano l’attività nel suo complesso (con il volume “La Società Filosofica Italiana di Ancona”) e una specifica edizione, la ventiduesima, dedicata alle celebrazioni costituzionali (con il volume “Parole della Costituzione italiana”).

Così, il Festival si è sviluppato con il sostegno degli assessorati (retti nel tempo da Giorgio Mangani, Antonio Luccarini, Pierluigi Fontana, Andrea Nobili e Paolo Marasca: significativa la continuità pur nel cambio degli assessori) e con l’opera di Giancarlo Galeazzi che, presidente fondatore e onorario della SFI di Ancona, è stato l’ideatore e il direttore della rassegna avvalendosi  dell’apporto di molteplici collaboratori, in particolare dell’agenzia di comunicazione “Lirici Greci” nella persona di Francesca Di Giorgio, che è stata anche premiata per la sua creatività nella pubblicizzazione del Festival.

Questo oggi può considerarsi un elemento qualificante della cultura di Ancona, anche per il numeroso pubblico sempre molto partecipe in termini di educazione al pensiero critico e di esercizio al confronto democratico: l’uno e l’altro come espressione di una convivenza civile pensata, per cui la filosofia è vissuta come un luogo privilegiato di crescita personale comunitaria.

La venticinquesima edizione -dedicata a “La Verità”- vedrà come coordinatore Antonio Luccarini, che presenterà gli ospiti al Teatro Sperimentale e terrà la Scuola di filosofia alla Facoltà di Economia; vedrà la collaborazione dello studio di comunicazione visiva “Lirici Greci design consultancy” nella persona di Francesca Di Giorgio, e dell’Associazione culturale “Picus” di Macerata, come organizzatore tecnico del Festival.

Struggente il saluto del prof. Galeazzi, ideatore e  per 25 anni continuativamente coordinatore e conduttore delle rassegne: Nel momento in cui viene varata la XXV edizione de “Le parole della filosofia”, principale manifestazione del Festival del Pensiero Plurale di Ancona, vorrei esprimere il duplice sentimento che provo per questa occasione, che mi riguarda da vicino. In primo luogo, provo un sentimento di gratitudine verso coloro che si sono impegnati affinché la Rassegna proseguisse, essendo nel suo genere una delle prime in Italia e l’unica per continuità ininterrotta. In particolare, per l’attuazione di questa edizione, il mio grazie va ad Antonio Luccarini e a Francesca Di Giorgio, rispettivamente per la parte filosofico-culturale e per la parte grafico-comunicazionale.

Non è senza significato che Antonio sia stato l’assessore alla cultura che ha promosso maggiormente “Le parole della filosofia” e proprio nella fase iniziale della Rassegna: sua è stata tra l’altro l’idea di dedicare una raffinata pubblicazione per fare memoria delle prime dieci edizioni. E non è senza significato che Francesca sia stata la curatrice dell’immagine di quasi tutte le edizioni di questa storica manifestazione, e che, per essa, sia stata addirittura premiata, a sottolineare l’unità formale e concettuale del progetto. In secondo luogo, provo un sentimento di orgoglio, in quanto viene riconosciuta l’importanza di continuare la Rassegna, considerata un patrimonio culturale che appartiene alla storia di Ancona, avendone favorito la crescita come città di cultura.

E’ evidente che una iniziativa presente da un quarto di secolo è già significativa per la sua durata, ma in questo caso è da aggiungere che non meno rilevanti sono la sua qualità e la sua originalità, per cui sembra legittimo affermare che questa Rassegna e il Festival che ha prodotto hanno inciso positivamente sulla città, favorendone la identità di città non solo di mercanti ma anche di filosofi.

Infatti, Ancona è diventata una città amica della filosofia e ospitale nei confronti dei pensatori, a partire da quelli che, invitati a “Le parole della filosofia”, hanno portato in città un contributo di prim’ordine alla riflessione e discussione sempre molto partecipate dalla cittadinanza. Da qui la connotazione formativa e civile che ha contraddistinto il Festival del Pensiero Plurale, incentrato su parole che sono tanto del lessico filosofico, quanto della comunicazione esistenziale e sociale: parole, in ogni caso, approcciate in modo teoretico ed etico, e con stile colloquiale.

Così, tra riconoscenza e riconoscimento mi trovo oggi ad augurare il successo di sempre alla XXV edizione de “Le  parole della filosofia”, cui potrò partecipare solo indirettamente, perché, giunto a 80 anni, è forse giusto passare il testimone, e soprattutto perché sono stato colpito da un lutto gravissimo: dopo 52 anni di matrimonio, è venuta meno la mia amatissima moglie, una figura straordinaria che, da dietro le quinte, ha sempre seguito il mio lavoro culturale, in particolare questa rassegna, cui attribuiva un ruolo paidetico.

Nella dolorosa situazione in cui mi trovo non sono più in grado di essere attore ma tutt’al più spettatore di questa manifestazione, che ho ideato e organizzato come presidente (eletto prima e onorario poi) della Società Filosofica Italiana di Ancona (ne ho ricostruito la storia nel libro “Ancona città della filosofia” di prossima pubblicazione nei “Quaderni del Consiglio regionale delle Marche”).  So, peraltro, che lascio la rassegna in buone mani e che, grazie al sostegno di vari enti -in primis e da sempre il Comune di Ancona-, continuerà a sollecitare i cittadini a “ritrovarsi insieme per ragionare” e a “incontrarsi per ragionare insieme”.

E’ stato bello e sarà bello continuare a coltivare la filosofia con questo spirito di persone che si sentono una piccola comunità e hanno dato luogo a una originale tradizione di buona pratica filosofica. Sono convinto che Ancona meriti questo, e che questo contribuisca a configurarla come città dedita non solo al “commercio delle cose”, ma pure al “commercio delle idee”, e sempre all’insegna di quel “plurale” che appartiene al suo dna non meno che all’esercizio del dialogo, che è cifra di ogni autentica filosofia, come abbiamo sperimentato anche ad Ancona. Ad multos annos, Festival delle Parole della filosofia! 

“E’ grazie all’ intuizione di Giancarlo Galeazzi, di rivolgersi ad un pubblico di non addetti ai lavori dal palco di un  teatro-  ha sottolineato l’assessore alla Cultura Paolo Marasca– che abbiamo da un quarto di secolo questa rassegna che ha attraversato più generazioni , confermando di anno in anno il suo successo.  La sua tenuta è legata al doppio filo che lo caratterizza: l’Amministrazione comunale da un lato,  la libertà degli organizzatori dall’altro, senza interferenze nostre.

Una città del resto è fertile quando ha tante voce che si esprimono, e tanti temi d affrontare”.  Ripercorrendo le 25 edizioni della rassegna Antonio Luccarini –  tramite il quale, assessore alla Cultura all’epoca, tutto ebbe inizio –   e  Francesca Di Giorgio,  hanno sottolineato la validità del format che verrà mantenuto inalterato e la ricchezza dei singoli contributi di questa nuova stagione, debate filosofico incluso e David Miorelli di “Picus” ha manifestato la soddisfazione di essere entrato nel team del Festival del Pensiero Plurale che in Italia ha fatto scuola.

PROGRAMMA    LE PAROLE DELLA FILOSOFIA – XXV EDIZIONE (2022-2023)

La Verità

Il “Festival del Pensiero Plurale – Le Parole della Filosofia” compie, nel 2022, il suo 25° anno di attività Solitamente un evento del genere viene salutato come momento importante, se non di un vero compimento-questo non si addice ad una ricerca perenne come quella filosofica-almeno come una tappa altamente significativa del percorso. Per il tormentato scenario di improvvise catastrofi sanitarie, ambientali, belliche ed economiche che ci consegna l’inquietante presente, che ormai abitiamo nell’incertezza e nella confusione, ci è sembrato opportuno affidare alla programmazione degli incontri di questa edizione il segno augurale della “ripartenza”.

E da dove ricominciare se non dalla parola chiave di tutto il millenario cammino del pensiero, cioè quella, appunto, della “verità”? Paradossalmente, accade che, proprio, nell’epoca del trionfi scientifici e tecnologici che sembrano garantire un progresso inarrestabile, proprio nel momento in cui i mezzi di informazione ci permettono di arrivare a conoscenza, nell’immediatezza, di tutto ciò che accade nel mondo, avvertiamo che “le nostre problematiche vitali – per dirla con Ludwig Wittengenstein -non sono state mai neppure toccate” e  che la distanza tra il nostro sguardo e l’orizzonte del  futuro appare del tutto coperto da una minacciosa  occludente foschia. Ed è proprio la verità a subire gli attacchi più insidiosi e più pericolosi; più pericolosi perché finiscono per passare inosservati dal momento che ormai sono diventati fenomeni così frequenti da rientrare nel novero della normalità.

Allora per mantenere come luogo di vera e propria resistenza attiva, lo spazio della riflessione, la nostra manifestazione, in questa sua edizione della 25° annualità, chiederà risposta a questa “ansia di verità” alla voce dei filosofi. Il professore Umberto Galimberti tratterà del concetto di verità e del diniego che “nelle forme più svariate e ipocrite, nega l’esistenza di ciò che esiste e per giunta si conosce”. I professori Marcello Monaldi e Fabiola Falappa, nella serata Debate ci parleranno della verità nell’arte attraverso i percorsi ermeneutici.

Avrà come tema “La verità: una, nessuna centomila” la relazione del professore Paolo Ercolani. Sarà il professore Ivano Dionigi ad interrogare i classici per chiedere loro risposte all’ansia di verità che ospitiamo nelle nostre coscienze. Concluderà il ciclo di conferenze l’incontro con il professore padre Alberto Maggi che ha per titolo “La verità ci rende liberi” Inoltre per il ciclo parallelo agli incontri “A scuola di filosofia” il professore Antonio Luccarini terrà tre lezioni dal titolo “Incursioni” sul tema dei confini tra pensiero filosofico e linguaggio delle arti.

FESTIVAL DEL PENSIERO PLURALE 2022-2023 – Venticinquesima edizione,  ideato da Giancarlo Galeazzi

Le Parole della Filosofia   

Incontri con i filosofi > Verità

Teatro Sperimentale h. 21,15

Presenta Antonio Luccarini

– Mercoledì 9 novembre 2022

Umberto Galimberti> Le vicissitudini della verità nella storia dell’Occidente 

– Giovedì 23 Febbraio 2023

Fabiola Falappa e Marcello Monaldi: Debate filosofico:

La verità nell’arte – percorsi ermeneutici

-Venerdì 24 Marzo 2023

Paolo Ercolani: “La verità dei filosofi: una, nessuna, centomila”.

-Aprile data da definire

Ivano Dionigi: La Verità della Parola

-Venerdì 12 maggio

Padre Alberto Maggi: “La Verità ci rende liberi”

A Scuola di Filosofia 2023-

Maggio date da definire – Università Politecnica – h.17,30

a cura di Antonio Luccarini

Incursioni, i rapporti di confine fra filosofia, letteratura, cinema, arti figurative.

I RELATORI

Ivano Dionigi è Professore Emerito di Lingua e Letteratura latina dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, di cui è stato Magnifico Rettore dal 2009 al 2015. È Presidente del Consorzio Interuniversitario Alma Laurea, Consultore del Pontificio Consiglio della Cultura, Direttore del Centro Studi “La permanenza del classico”, Presidente di Garanzia del Centro Internazionale di Studi Umanistici “Umberto Eco”. Grande Ufficiale della Repubblica Italiana.

Tra i suoi libri più recenti, si segnalano Il presente non basta. La lezione del latino (Mondadori 2016); Quando la vita ti viene a trovare. Lucrezio, Seneca e noi (Laterza 2018), Osa sapere. Contro la paura e l’ignoranza (Solferino 2019); Parole che allungano la vita. Pensieri per il nostro tempo (Raffaello Cortina 2020); Segui il tuo demone. Quattro precetti più uno (Laterza 2020), Benedetta parola. La rivincita del tempo (Il Mulino 2022).

Paolo Ercolani (Roma 1972) insegna Filosofia dell’educazione all’Università di Urbino «Carlo Bo». Allievo di Domenico Losurdo, studia le evoluzioni della società liberale, con particolare riferimento alle tematiche tecnologiche e pedagogiche. È tra i fondatori e membro del comitato scientifico dell’Associazione internazionale «Filosofia in Movimento». Dopo aver collaborato per anni con «il Manifesto» e «MicroMega», oggi scrive per le pagine culturali del «Corriere della sera» e per «Il Fatto Quotidiano». È editorialista de «Il Resto del Carlino» e autore per «Rai Scuola», «Rai Filosofia» e «Rai Educazione». E’ membro del comitato scientifico del Festival «Libropolis». Partecipa a trasmissioni televisive di Rai e La7.

Fra i suoi ultimi lavori, citiamo: La Storia infinita. Marx, il liberalismo e la maledizione di Nietzsche (La Scuola di Pitagora 2011); L’ultimo Dio. Internet, il mercato e la religione stanno costruendo una società post-umana, prefaz. di Umberto Galimberti, (Dedalo 2012); Contro le donne. Storia e critica del più antico pregiudizio (Marsilio 2016, vincitore del Premio Nazionale Com&Te); Figli di un Io minore. Dalla società aperta alla società ottusa, prefaz. di Luciano Canfora (Marsilio 2019). Il suo ultimo libro, per il Melangolo, è Nietzsche l’iperboreo. Il profeta della morte dell’uomo nell’epoca dell’intelligenza artificiale, che, uscito a settembre 2022, ha già prodotto un dibattito rilevante.

Fabiola Falappa è Ricercatrice di Filosofia teoretica presso l’Università degli Studi di Macerata, dove ha conseguito il dottorato di ricerca in Filosofia e Teoria delle Scienze Umane, ed è Docente a contratto di Ermeneutica filosofica e Metodologie di filosofia teoretica.

Oltre a diversi articoli su temi epistemologici, antropologici ed etici, ha pubblicato da Cittadella: Il cuore della ragione. Dialettiche dell’amore e del perdono in Hegel (2006), La verità dell’anima. Interiorità e relazione in Martin Buber e Maria Zambrano (2008), e da Franco Angeli: L’umanità compromessa. Disintegrazione e riscatto della persona nell’epoca del postliberismo (2014), Sul confine della verità. La metafisica di Karl Jaspers e il futuro della coscienza europea (2016) e Per una ermeneutica della storia. Ontologia e speranza nel pensiero di Ernst Bloch (2017).

Umberto Galimberti, è stato Professore ordinario di Antropologia culturale, Filosofia della storia, Psicologia generale e Psicologia dinamica all’Università Cà Foscari di Venezia. Dal 1985 è membro ordinario dell’International Association of Analytical Psychology. Ha collaborato con Il Sole 24 Ore dal 1986 al 1995, e dal 1995 a oggi collabora con La Repubblica.

Tra le sue pubblicazioni più significative, tutte edite da Feltrinelli, ricordiamo: Il tramonto dell’Occidente nella lettura di Heidegger e Jaspers (1975-1984), Psichiatria e fenomenologia (1979), Il corpo (1983), Gli equivoci dell’anima (1987), Psiche e techne. L’uomo nell’età della tecnica (1999), I vizi capitali e i nuovi vizi (2003), Le cose dell’amore (2004), La casa di psiche. Dalla psicoanalisi alla pratica filosofica (2005). L’ospite inquietante. Il nichilismo e i giovani (2007), I miti del nostro tempo (2009), Cristianesimo. La religione dal cielo vuoto (2012), Paesaggi dell’anima (2017), La parola ai giovani. Dialogo con la generazione del nichilismo attivo (2018); Heidegger e il nuovo inizio (2020); Il libro delle emozioni (2021). E’ inoltre autore unico del Nuovo dizionario di psicologia, psichiatria, psicoanalisi, neuroscienze (2018). Ricordiamo anche i volumi: Perché. Cento storie di filosofi per ragazzi curiosi (2019); Che tempesta. Cinquanta emozioni raccontate ai ragazzi (2021). E’ coautore di Dialogo sul lavoro la felicità con Paolo Iacci (Egea, 2021), e di Credere, con Julián Carron, (Piemme, 2022).

E’ in corso di ripubblicazione nell’Universale Economica Feltrinelli l’intera sua opera, di cui alcuni volumi sono tradotti in francese, tedesco, olandese, spagnolo, portoghese, sloveno, ceco, serbo, russo, greco, giapponese, cinese, arabo.

Padre Alberto Maggi, nato in Ancona nel 1945, a 23 anni è entrato nell’Ordine dei frati Servi di Maria. Ha studiato nelle Pontificie Facoltà Teologiche “Marianum” e “Gregoriana” (Roma) e all’“École Biblique et Archéologique française” di Gerusalemme. Fondatore del Centro Studi Biblici “G. Vannucci” (www.studibiblici.it) a Montefano (Mc), cura la divulgazione, a livello popolare, della ricerca scientifica nel settore biblico attraverso scritti, trasmissioni radiofoniche e televisive, conferenze in Italia e all’estero. Collabora con diverse riviste di spiritualità e teologia, e ha curato per la Radio Vaticana la trasmissione “La Buona Notizia è per tutti!”.

Ha pubblicato numerosi libri con diverse case editrici quali Cittadella, Fazi e Garzanti, con traduzioni in molte lingue, cinese compreso. Dal suo libro “Chi non muore si rivede” (Garzanti) è stato realizzato il film “Un eretico in corsia”, vincitore del primo premio al Festival del film religioso di Terni.

Marcello Monaldi insegna Estetica presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Trieste. Ha dedicato alcuni volumi al pensiero hegeliano e all’etica della responsabilità di H. Jonas. Più di recente, si è occupato di estetica fenomenologica e di ermeneutica letteraria.

La sua ultima pubblicazione è dedicata a Hans Georg Gadamer: L’esperienza del testo. Gadamer, la lettura, la letteratura (Aracne, 2020).

Comune di Ancona

Società Filosofica Italiana- sezione di Ancona 

Patrocinio

Regione Marche

Università Politecnica delle Marche 

Sponsor

Unipol Assicurazioni – AssiAdriatica via Mamiani Ancona

Palace Hotel Ancona

Organizzazione

Picus Associazione culturale

associazione.culturale.picus@gmail.com 

Lirici Greci comunicazione

Info@liricigreci.it 

Comunicazione visiva

Lirici Greci design consultancy

Ufficio Stampa

Comune di Ancon 

Tutti gli incontri sono ad ingresso libero

Bookshop a cura della Libreria Fogola

 

 

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