Angeli e Pastori, Festival di musica sacra popolare al Divino Amore



Prende il via il prossimo 27 novembre e fino al 18 dicembre, la prima edizione del Festival di Musica Sacra Popolare intitolato “Angeli e Pastori”. Il Festival, realizzato all’interno di uno dei luoghi più importanti della cristianità, il Santuario della Madonna del Divino Amore a Roma, vuole accendere l’attenzione su un’area periferica della Capitale di grande importanza storica e di religiosità popolare, ma che risulta ancora poco conosciuta alla gran parte della popolazione cittadina.


La rassegna si articola in cinque spettacoli principali che mettono in luce un contenuto centrale per la tradizione culturale italiana: il repertorio liturgico, paraliturgico o legato alle feste tradizionali più importanti. Si tratta di spettacoli dal vivo di grande qualità e con artisti di richiamo come Peppe Servillo, Enzo Avitabile, Ambrogio Sparagna, Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, Davide Rondoni, Raffaello Simeoni, Clara Graziano. L’obiettivo della manifestazione è anche permettere a tanti cittadini, poco abituati a partecipare a concerti nei Teatri e nelle Sale da concerto ubicate nel centro della città di Roma, di assistere a produzioni originali che vedono coinvolti artisti di chiara fama e di assistere a produzioni di spettacolo originali e innovative


Oltre alla serie di appuntamenti rivolti al grande pubblico, che si realizzeranno al Santuario e alla Parrocchia della Sacra Famiglia del Divino Amore, sono previsti anche altri quattro momenti di spettacolo che verranno realizzati nella Casa Famiglia “La Tenda di Abramo” e presso il Centro comunitario “Il Cammino”, entrambi ubicati nel territorio del IX Municipio con l’obiettivo di favorire la partecipazione agli ospiti delle strutture e a quanti sono interessati a vivere una speciale giornata di condivisione culturale e sociale. In questo caso saranno proposte performance di teatro di figura, con il celebre marionettista Maurizio Stammati, e un concerto originale con gli strumenti musicali della tradizione italiana.


Il Festival, che vede la Direzione Artistica del Maestro Ambrogio Sparagna, è anche un ideale cammino “Verso La Chiarastella. Musiche di Pace”, spettacolo in programma all’Auditorium Parco della Musica di Roma e dedicato alla tradizione musicale di alcuni paesi coinvolti in conflitti bellici e agli strumenti musicali popolari del Natale in Italia.


Il Santuario del Divino Amore, dichiara Ambrogio Sparagna, direttore artistico del Festival, rappresenta per la storia di Roma e del Lazio un simbolo di grande pietà popolare. La tradizione racconta che nella primavera del 1740 un pellegrino diretto alla Basilica di San Pietro si smarrì nell’inospitale ed insalubre campagna nei pressi di Castel di Leva, a circa 12 km a sud di Roma. Scorti alcuni casali e un castello diroccato in cima ad una collina, il viandante vi si diresse sperando di trovare qualcuno ma fu assalito da un branco di cani rabbiosi. D’un tratto il pellegrino, alzando lo sguardo, si accorse che sulla torre del castello c’era un’icona raffigurante la Vergine con il Bambino, sovrastata dalla Colomba dello Spirito Santo. Immediatamente invocò Maria affinché lo salvasse da quel pericolo mortale e d’un tratto le bestie che gli erano addosso si fermarono e si dileguarono. Richiamati dalle urla del viandante, i pastori che erano nella zona, accorsero sul posto e, ascoltato il suo racconto, lo condussero sulla strada per Roma. Da lì a poco la notizia dell’accaduto si diffuse in città tanto che l’icona della Madonna a Castel di Leva divenne ben presto luogo di grande devozione mariana. Da allora il Santuario è sempre stato meta di grandi pellegrinaggi popolari segnati da una forte presenza di musiche e canti processionali.


Il Festival Angeli e Pastori si lega a questa grande narrazione riproponendo la rinnovata tradizione degli zampognari degli Appennini che in tempo di Avvento, prima di raggiungere Roma per annunciare con i loro suoni “l’avvenuta profezia”, si soffermavano a suonare e cantare in questo piccolo paradiso della Campagna Romana. In occasione di questo originale festival i suoni delle Zampogne giganti, uno strumento dalle grandi proporzioni nato proprio verso la metà del Settecento per accompagnare le funzioni religiose nelle chiese dell’Appennino, risuoneranno così come un tempo sia all’interno che all’esterno del Santuario.  Grazie alla calorosa accoglienza della Comunità religiosa del Santuario, e in particolare a quella di S.E. Cardinale Enrico Feroci, i tanti ospiti e pellegrini “costruttori di Pace” che parteciperanno alle numerose iniziative di musica sacra popolare del Festival, potranno riscoprire il segno profondo del messaggio evangelico della Buona Novella. Un messaggio di Pace e di comunione fraterna che risuonerà in uno dei luoghi più simbolici della periferia romana che, per la prima volta grazie al contributo dell’Amministrazione Capitolina, ospiterà un originale evento con tanti artisti e musicisti tradizionali.


Ad aprire la prima edizione del festival “Angeli e Pastori”, domenica 27 novembre, prima domenica di Avvento, al Nuovo Santuario, Messa Popolare con il Coro Lauda Popolare San Filippo Neri diretto da Anna Rita Colaianni e ad alcuni solisti dell’OPI -Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della Musica di Roma.Una originale composizione liturgica che vede musicate e cantate le parti dell’Ordinarium e del Proprium. Le composizioni, a cura del Maestro Ambrogio Sparagna, sono tutte ispirate ai modi della musica di tradizione contadina italiana. Messa Popolare è una originale composizione liturgica che comprende parti dell’Ordinarium (Kyrie, Gloria, Credo, Santo, Padre nostro, Agnello di Dio), e del Proprium (Canti di ingresso, offertorio, comunione, finale). L’intera opera si ispira musicalmente ai modi dei canti religiosi di tradizione orale. Le strutture melodiche, i ritmi, i modi esecutivi e i procedimenti compositivi impiegati nella scrittura, sono quelli tipici del nostro folklore musicale tanto che ogni canto possiede uno specifico riferimento nella tradizione etnomusicologica italiana. La tessitura musicale è costruita attraverso un usopolifonico delle voci, protagoniste della partitura, “a cappella” o con l’accompagnamento strumentale. Le musiche di questa particolare Messa Popolare sono state scritte dal Maestro Ambrogio Sparagna, su testi di Laudes attribuiti a San Filippo Neri oltre a testi liturgici e tradizionali. I brani si ispirano musicalmente alla tradizione e ad alcune Laude attribuite allo stesso San Filippo Neri.


Giovedì 1° dicembre, Festa di S. Eligio, al Nuovo Santuario, Sacro Sud, con Enzo Avitabile e Trio Strumentale. Da Marianella a Nazareth è il singolare percorso proposto da uno dei più importanti artisti della scena world music internazionale. Dalle invocazioni devozionali dell’area vesuviana sino alle nuove pagine scritte da Enzo Avitabile per raccontare la fede, di qualsiasi tipo. Con «Sacro Sud» Enzo Avitabile abbandona contaminazioni e «guest star» del giro world music per concentrarsi sulle proprie radici. A Marianella, Scampia, Avitabile è tornato all’indomani della morte della moglie, quasi a cercare una ripartenza, un nuovo senso alla sua vita e alla carriera. «Ci ho messo cinque anni. Marianella è l’altra faccia di Scampia, la campagna e la devozione che resistono alla droga e al popolo. Devozione popolare nella culla di sant’Alfonso Maria de’ Liguori: il riferimento è al santo, certo, ma anche all’artista: da una parte c’è la sua religiosità popolare, quella delle cappelle serotine, della fede dei piccoli; dall’altra le sue canzoni, e, soprattutto, la sua polifonia». «Sacro Sud» è un progetto a tema religioso come «La buona novella» di De Andrè, con il «popolo che entra in chiesa per pregare, maledire, denunciare, sperare». Eccezionali i compagni di suono, di canto, di preghiera – e pregare, si sa, è come cantare due volte – in questo viaggio di Avitabile tra gioie (la Natività di Cristo) e sofferenze (umane) tutti insieme a resuscitare tradizioni che si credevano perdute.


«Il discorso tra sacro e profano necessitava di una cultura condivisa, una ritualità comune, non poteva cadere preda del facile esotismo, dell’ecumenismo di maniera. Emozionante, il percorso spirituale di Avitabile è in sintonia con il «Laudate hominem» con cui l’amico fragile De Andrè chiuse il suo disco «religioso». Ma il «Sacro Sud» di Enzo Avitabile è balsamo per le orecchie anche di laici, agnostici e profani. Giovedi 8 dicembre, Festa dell’Immacolata e inaugurazione dei presepi, Parrocchia Sacra Famiglia del Divino Amore, Fermarono i Cieli. Le canzoncine spirituali di S. Alfonso Maria Dè Liguori, con Ambrogio Sparagna, i Solisti dell’Orchestra Popolare Italiana e Peppe Servillo. Le Canzoncine spirituali di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, autore di “Tu scendi dalle stelle”, interpretate dalla stupenda voce di Peppe Servillo, accompagnata dagli strumenti della tradizione come zampogna, ciaramella, organetto, ghironda, torototela e tanti altri. Una grande emozione per rivivere insieme le atmosfere del Natale. Intorno alla metà del Settecento Alfonso Maria de’ Liguori, fondatore dell’ordine dei Padri Redentoristi, cominciò ad accompagnare il suo lavoro pastorale fra i poveri del Regno di Napoli con la pratica di alcune canzoncine spirituali composte sia in dialetto che in italiano.Si trattava di canti dall’impianto semplice, che traevano spunto melodico da temi popolari, con cui il missionario insegnava ai “lazzari” i fondamenti del cattolicesimo, facendoli protagonisti dei rituali liturgici mediante la creazione di appositi gruppi di preghiera (cappelle serotine).


Molte canzoncine erano legate al ciclo delle festività natalizie e fra queste le famosissime “Tu scendi dalle stelle”, “Quante nascette Ninno”, “Fermarono i cieli”, altre alla devozione mariana. In breve, questo repertorio si diffuse in tutto il territorio del Regno diventando protagonista dei tanti rituali del ciclo liturgico in particolare quello natalizio e mariano. Il successo di queste canzoncine spirituali favorì lo sviluppo in ambito popolare di un larghissimo repertorio di canti popolari religiosi che sono ancora largamente in uso in tutto il territorio nazionale. Lo spettacolo Fermarono i Cieli propone alcuni di questi canti religiosi popolari ed altri appositamente composti da Ambrogio Sparagna affidandoli all’interpretazione originalissima di Peppe Servillo e di un gruppo di strumenti popolari fra cui una zampogna gigante, un modello di straordinarie proporzioni (è alta quasi due metri) diffusasi nel regno di Napoli a partire dalla fine del settecento proprio allo scopo di accompagnare il repertorio tipico delle canzoncine spirituali. Venerdì 16 dicembre, Antico Santuario, La Veglia della Luce, con Davide Rondoni e l’Ensemble Ghironda (Clara Graziano, Erasmo Treglia e Valeria Spagnuolo).


Uno spettacolo in cui le poesie dei grandi autori italiani vengono lette e riproposte con la Lis, la lingua dei segni, da eccezionali interpreti che integrano la loro “traduzione” con passi di danza tali da creare uno spettacolo dalle molte “voci”. Questo evento sarà preceduto dalla Processione delle Lanterne. Un originale spettacolo in cui le poesie dei grandi autori italiani vengono lette e riproposte con la Lis, la lingua dei segni, dalla grazia di Valeria Spagnuolo e con le musiche di Raffaello Simeoni e Clara Graziano. Lo spettacolo dalle molte “voci” diretto e interpretato da Davide Rondoni, uno tra i più importanti poeti italiani e divulgatori della parola. Ha pubblicato numerosi saggi, romanzi e raccolte di poesia con i quali ha vinto alcuni dei maggiori premi di poesia. È tradotto in numerosi paesi. in volume e rivista. Collabora a programmi di poesia in tv e radio.


A Chiudere questa prima edizione di “Angeli e Pastori”, domenica 18 dicembre, ultima domenica di Avvento, Antico Santuario- Grotta di Lourdes, Zampognari e Pifferari, La Musica dei Pastori. Un grande incontro di zampogne e zampognari per ascoltare uno dei suoni più suggestivi e ancestrali che caratterizzano il repertorio liturgico e paraliturgico della tradizione italiana, la Novena al Presepe, la Messa dei Pifferari. Sarà possibile visitare anche una mostra di strumenti musicali. Un evento eccezionale che intende mettere insieme decine di zampognari con i loro strumenti tradizionali per evocare non solo le atmosfere del Natale ma per dimostrare di come si sia evoluto questo straordinario mondo di suoni e di storie attraverso la pratica dello strumento da parte di giovanissimi musicisti e musiciste. Una realtà nuova testimoniata dal grande interesse verso questi strumenti musicali e verso tutto ciò che li circonda e evidenziato dall’inserimento diquesti strumenti in tante compagini orchestrali e con la costruzione di modelli sempre più raffinati e sonori, come è il caso della sordellina, strumento ricreato dalle abili mani liutaie di Marco Tomassi o come la Zampogna melodica suonata dal Marco Iamele e le cornamuse di Raffaello Simeoni.Una grande festa per sentirsi contemporaneamente nel cuore della tradizione e per ritrovare il senso più autentico delle settimane dell’Avvento.


Nella programmazione di “Angeli e Pastori”, anche spettacoli di animazione nelle case-famiglia di Castel di Leva, venerdi 2 dicembre, nel Centro Comunitario Il Cammino, Ritmo Vitale, spettacolo di musica popolare con Francesca Trenta e Meritmirì. Sabato 10 dicembre, nella Casa-famiglia La Tenda di Abramo, Ritmo Vitale, spettacolo di musica popolare con Francesca Trenta e Meritmirì. Un esnsemble di musicisti e danzatori per un viaggio nella musica popolare italiana. Le danze della terra e la musica dal cuore. Dal progetto didattico per l’integrazione delle diverse abilità “Un Passo Verso l’Altro” condotto da Francesca Trenta per Associazione L.A.I.C. nazionale. Il lavoro laboratoriale avviene integrando le persone abili in un processo contrario che rallentano il passo per procedere con il proprio compagno; spesso sono le madri che si prestano a vivere con il proprio figlio emozioni e progressi inaspettati. Nel concerto, che ha come punto di forza il ritmo e le percussioni, il gruppo di musicisti e danzatori dell’“Ensemble I Passi della Tradizione” realizzano un concerto di danza, musica, racconti in cui si cammina insieme sui ritmi delle tarantelle in una vero contagio di energia pura. Giovedi 15 dicembre, Centro Comunitario Il Cammino, Isola Sconosciuta, spettacolo di burattini con Maurizio Stammati e Teatro B. Brecht. E, infine, venerdi 16 dicembre, Casa-famiglia La Tenda di Abramo, Isola Sconosciuta, spettacolo di burattini con Maurizio Stammati e Teatro B. Brecht. Maurizio Stammati, uno dei più importanti burattinai italiani, è l’autore e interprete principale di questa singolare opera che mette insieme burattini e teatro d’attore, musica e pernacchie. Al centro della scena la “baracca” che nasconde e disvela i vari personaggi di legno e cartapesta che nelle abili mani del burattinaio prendono corpo e voce per affrontare le avventure più disparate, in questo caso tutti impegnati alla scoperta di una isola sconosciuta. Uno spettacolo per piccini, per famiglie e per tutti quelli che non hanno smesso di sognare, nonostante il mare in tempesta, nonostante le nubi perché c’è una isola sconosciuta ancora tutta da scoprire.


Il Progetto è realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura – Direzione generale Spettacolo ed è vincitore dell’Avviso Pubblico Lo spettacolo dal vivo fuori dal Centro – Anno 2022 promosso da Roma Capitale – Dipartimento Attività Culturali.





Il Progetto è prodotto dalla Finisterre srl in collaborazione con Parrocchia Sacra Famiglia del Divino Amore, Fondazione Musica per Roma, Caritas Diocesana di Roma.












Angeli e Pastori, Festival di musica sacra popolare al Divino Amore